BIANCO…WHITE…BLANC…WEISS…BLANCO…
Questa volta parliamo del colore bianco che al contrario del nero, nella teoria additiva esso è la somma di tutti i colori, e quindi usato nella cromoterapia come elemento equilibrante.
In qualità di tinta, nella teoria sottrattiva, è l’assenza di colori.
Sicuramente evoca senso di pulizia, ordine e disciplina, ma anche freddezza e monotonia; un errore molto frequente è usarlo da solo su grandi superfici anche se sicuramente è stato “sdoganato“ da certi designer che prediligono il “total white” declinando l’uso di questo colore per infondere un certo etereo senso di ricercatezza agli ambienti.
Sicuramente un gran classico per gli uffici può risultare monotono e senza personalità se non viene nobilitato da qualche elemento; meglio evitarne l’uso se l’arredo è costituito da arredi in legno scuro.
Molto indicato l’uso per i soffitti specie se, grazie alla sua luminosità, si vuole ottenere un effetto di apertura o semplicemente dare l’impressione di avere dei soffitti alti.
Secondo il feng shui questa tinta è da utilizzare per controbilanciare i colori “squillanti” o in ambienti dove prevale il metallo.
Il colore bianco è anche definito il colore dell’energia, della pace e della concentrazione, poiché sembra facilitare il focus durante lo svolgimento di attività quali lo studio e la ricerca.
Se volessimo accostare al colore bianco dei profumi, la combinazione va fatta con il latte, la polpa di cocco o con il talco.