Come realizzare la casa ideale

GT/ AMBIENTI, COLORI, DESIGN, DESIGNS FURNITURES, ERGONOMIA, SINESTESIA

Inizio questo nuovo ciclo di interventi dopo aver illustrato le peculiarità dei colori e delle interazioni tra essi e le inevitabili ricadute sugli ambienti (al momento, non accennerò all’influenza innegabile che aspetti fisici quali il suono, l’emissione elettromagnetica o la radioattività naturale, possono avere sulla nostra vita in relazione agli ambienti che “viviamo”).

La scelta attenta delle cromie da adottare per valorizzare al meglio gli ambienti, esaltare gli altri elementi presenti, facilitare e, a volte, potenziare le funzioni che vi si svolgono, non possono, ovviamente, prescindere dai gusti di chi quegli ambienti li vivrà.

Parliamo sempre, in poche parole, di equilibri da raggiungere e mediazioni da esercitare (budget, gusti personali e obiettivo finale) di cui il professionista deve farsi promotore, al fine di ottenere il migliore dei risultati e soddisfare le richieste del cliente.

Pur partendo da una radice accademica condivisa, in questi ultimi decenni si è potuto assistere ad una miriade di derive e approcci progettuali molti dei quali sono tramontati nell’arco di pochi anni, altri, invece, resistono ancorché privi di un qualsivoglia valore (qualitativo, estetico e/o filosofico) ma semplicemente “santificati” dalla moda del momento o da logiche di mercato.

Di fatto dalla progettazione sino all’arredamento degli spazi (siano essi interni o esterni), condizionati da un “sentire” da fast food ormai capillarmente diffuso, tutto è pensato in funzione di un gusto maturato nel tempo di guardare qualche vecchia rivista in una sala d’attesa, o bombardati da messaggi pubblicitari, ovvero frutto di un “consiglio” di qualche improvvisato esperto (spesso, di una “glamour” ricca, e annoiata amica di famiglia: “… cara, non preoccuparti ti dico io come fare, ho appena finito di arredare la cucina…”).

E’ sicuramente un bene aver reso democratico e alla portata di tutti il costo di un arredamento, ma necessariamente “spingere” al limite questa necessità ha prodotto elementi di scarsa qualità,  che si consumano letteralmente nell’arco di qualche stagione.

Fateci caso, nella fetta più “popolare” di questo mercato, è ormai assodato che la qualità (estetica, formale, ecc.) non è assolutamente il requisito principale (a volte non è nemmeno contemplata come accessoria), ma è sulla fornitura di servizi che si gioca la partita.

Tutto quello che sembra “economico” finisce col costare molto più del dovuto e senza alcuna garanzia di durata nel tempo. L’arredamento, l’allestimento o la ristrutturazione di uno spazio si affrontano come si affronterebbe l’acquisto di una t-shirt per l’estate.

Diventa quindi utile, oltre che necessario, affidarsi ad una progettazione “pensata” ed esperta, con la consapevolezza che essere guidati da chi non si improvvisa un professionista del settore, o semplicemente da chi non prende alla leggera l’argomento, fa decisamente risparmiare molti soldi creando allo stesso tempo un risultato notevole in termini estetici, di qualità, originalità e vivibilità.

Tutti gli ambienti infatti, in base alla funzione principale cui sono destinati e a quelle “su misura” che si vogliono introdurre, necessitano di riflessioni dalle quali partire per restituire uno spazio creato ad hoc per chi lo abiterà (guardando la questione con un certo distacco, per avere una visione d’insieme critica e obiettiva).

La prossima volta partiremo quindi proprio dallo spazio più usato e sfruttato nelle nostre case (spesso quello che assorbe in sé  tutte le altre funzioni quando i metri quadri a disposizione sono, ahimè, pochi): il soggiorno.

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