camera da letto… bedroom… chambre… Schlafzimmer…dormitorio…

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Cosa pensate che sia un luogo dove dormire, come lo immaginate o come vorreste che fosse? Quando abbiamo bisogno di riposare, ognuno di noi mette in pratica azioni e rituali al solo scopo di propiziarsi un buon sonno ristoratore.

“Spogliando” questo primordiale bisogno da ogni concetto indotto dalla cultura e dai desideri instillati dal mercato, ci potremmo accorgere che non è importante il luogo (i bambini in questo sono maestri, perché si addormentano ovunque) poiché, in qualche maniera, siamo noi stessi a diventare quello spazio “riservato” e “protetto” nel quale ci rincantucciamo per perderci e poi ritrovarci.

Ogni altro costrutto è superfluo. Sicuramente la mono funzionalità di questa stanza (fino a qualche anno fa così rigidamente codificata) non concilia e a volte proprio non aiuta il sonno a venirci a trovare (non dovrebbe essere necessario concentrarsi per potersi addormentare, cosa a cui si viene “costretti” quando pensiamo: “…adesso spengo la luce e dormo…”).

Infatti tutti quelli che si ostinano a cercare il sonno non riuscendoci, sanno benissimo che il luogo per dormire, spesso, non è la camera da letto. Probabilmente la nostra cultura impegnata a correre perennemente, disprezza il sonno che sente quasi come metafora della morte.

Molto spesso essere nella propria stanza da letto significa espletare forzatamente un bisogno fisiologico che di per sé inibisce il sonno. Così “dormire” diventa il “dover dormire” e da un momento rigenerante, per sé stessi, si passa a un’attività che ci lega alle ore del giorno, senza soluzione di continuità. 

Ai nostri giorni abbiamo quasi del tutto perduto le basi per dormire bene intrappolati come siamo in nell’era dell’informazione, ma possiamo adottare degli stratagemmi per riappropriarci di qualche ora di sonno rigenerante. Molti studiosi sono concordi nell’affermare che il miglior metodo per combattere l’insonnia sia cercare d’impegnarsi in qualche attività.

Per tale ragione (ma negli ultimi anni anche per altre legate al nostro spasmodico bisogno di essere bombardati da stimoli digitali di ogni sorta) la nostra tanto amata camera da letto non è più solo un “luogo-rifugio” dove riposarsi e rigenerasi ma si sta arricchendo di nuove e numerose funzioni e attività che normalmente si svolgono di giorno (tablet, televisore, console, smartphone, ecc.).

Tutti gli elementi di questa stanza dovrebbero convergere verso un obiettivo comune: fare di questo spazio, un luogo rassicurante, rigenerante e protettivo per facilitare al massimo il nostro riposo. Elementi che vanno combinati tenendo conto delle loro caratteristiche materiche ma anche cromatiche ed emozionali.

Spesso le nuove coppie comprano una camera da letto preoccupandosi solo dell’estetica tralasciando l’aspetto funzionale oppure dell’impatto cromatico senza valutare le qualità del materiale o, semplicemente, si lasciano irretire dal “tutto compreso” senza neanche provare il materasso o pensare all’illuminazione o al colore delle pareti.

Molto dipenderà dalle scelte personali ma in questo un professionista saprà farvi riflettere e indirizzarvi al meglio.

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