2020: nuove abitudini e nuove routine – piante
Siamo giunti infine all’articolo conclusivo del ciclo. Questa volta mi occuperò delle piante e dell’indiscutibile e positivo impatto sul nostro benessere che queste verdi presenze ci regalano. All’inizio di questa serie d’interventi abbiamo analizzato la trasformazione che questo periodo “provante” sta pian piano attivando nella vita di tutti, coinvolgendo abitudini e stili di vita, fino ad arrivare a plasmare gli spazi all’interno delle nostre abitazioni.
La nostra innata capacità di adattamento anche alle condizioni più proibitive è il motivo per cui escogitiamo sempre nuovi modi per rendere più confortevole e salubre il nostro “rifugio”. Le piante entrano a pieno titolo tra quegli elementi che sono in grado di riconnetterci col nostro vero mondo; una sorta di connessione mai interrotta e che riscopriamo in momenti di crisi come questo. Le piante, difatti, non sono solo la risposta al nostro bisogno “ancestrale” di naturalità ma anche a una più pratica esigenza di purezza e salubrità.
Alla luce delle nuove abitudini domestiche che vanno affermandosi e facendosi strada, il bisogno di mantenere un contatto vivo con la natura da cui siamo stati momentaneamente allontanati, è quanto mai presente (soprattutto per chi abita in città); va da sé che sentiamo la necessità di avere intorno a noi delle occasioni per riconciliarci col mondo, ospitando delle piccole o grandi piante che alle note capacità distensive accompagnano quelle di benessere fisico.
Ovviamente, com’è facile intuire, non tutte le piante sono uguali (dimensioni, sviluppo, forma ecc.) e ciò dipende anche dalla loro provenienza; esse, infatti, in base alle latitudini d’origine hanno sviluppato nel corso della loro storia millenaria, peculiarità molto singolari che le hanno rese più o meno adatte a essere coltivate in luoghi chiusi.
Personalmente trovo che integrare delle piante all’interno delle abitazioni sia molto utile sotto molti punti di vista; a questo scopo, infatti, ho raccolto una selezione delle migliori piante per interni di cui ne illustro di seguito alcuni estratti a puro titolo esemplificativo.
Prima d’iniziare tengo a precisare che l’intera selezione delle piante da interni, è stata ponderata principalmente sulla base di alcuni criteri: la facilità di crescita e mantenimento, indicare in funzione della morfologia/estetica il miglior accostamento in relazione all’arredo presente, suggerire la miglior posizione in casa in base alla presenza o meno d’inflorescenze, la capacità di essere filtro naturale (cioè l’efficacia di ripulire l’aria dalle sostanze nocive in essa dissolte e comunemente presenti in tutti gli ambienti abitati) e infine avvertire dell’eventuale tossicità per bimbi e animali domestici.
- Felce di Boston
La pianta denominata Nephrolepis exaltata è conosciuta comunemente col nome di ‘Felce di Boston’, di ‘Spada’ o ‘Felce comune’. È una pianta di sottobosco originaria di …”
Il consiglio dell’architetto: La Felce di Boston è una pianta particolarmente scenografica e sebbene sia originaria del sottobosco, se coltivata in casa, riesce a… Le sue proprietà purificatrici la rendono adatta per quei luoghi dove è necessario assorbire cattivi odori oltre a eliminare formaldeide gassosa, xilene e toluene (negli ambienti chiusi è in grado di aumentare il tasso di umidità). Il soggiorno, la cucina e il bagno sono le stanze dove questa pianta risulterà molto utile e decorativa.”
- Giglio fenicottero
“L’Anthurium andreanum è una pianta originaria delle foreste pluviali tropicali di Colombia ed Ecuador. Questa pianta perenne da fiore è conosciuta anche come ‘Fiore di fenicottero’, ‘Foglia di latta’, ‘Tavolozza del pittore’ e ‘Giglio fenicottero’ o più semplicemente come ‘Anturio rosso’. È caratterizzato da…”
Il consiglio dell’architetto: L’Anturio r. è la pianta ideale per gli ambienti tranquilli (senza troppo viavai di persone) illuminati (anche con luce soffusa) e lontano da fonti di calore e correnti d’aria. …è in salotto e in camera da letto dove le sue doti di filtro naturale sanno farsi apprezzare di più (è in grado, infatti, di ripulire l’ambiente da: formaldeide, xilene, toluene e ammoniaca)…Attenzione, l’Anturio rosso è una pianta tossica per gli animali e per l’uomo.”
- Lingua di suocera
La Sanseveria trifasciata è una pianta succulenta e viene chiamata anche ‘Pianta del serpente’, ‘Spada di San Giorgio’, ‘Corda della vipera’, mentre da noi è conosciuta soprattutto col nome di ‘Lingua di suocera’. Questa pianta perenne sempreverde è originaria…”
Il consiglio dell’architetto: È una pianta molto decorativa ed è moto apprezzata per la facilità di coltivazione in appartamento. Le sue peculiarità di filtro naturale (libera alcune tossine dall’ambiente come: benzene, formaldeide, tricloroetilene, xilene e toluene) hanno una marcia in più poiché produce ossigeno di notte per cui diventa una buona candidata per decorare in modo elegante le camere da letto. Ama sia la luce che la mezz’ombra e per questa versatilità e per il suo aspetto può essere posizionata…”
- Pianta ragno
È chiamata comunemente ‘Pianta ragno’ (ma anche ‘Pianta aeroplano’, ‘Giglio di San Bernardo’, ‘Pianta nastro’ o semplicemente ‘Clorofito’) ed è originaria… La pianta ragno è molto apprezzata, come pianta d’appartamento, perché necessita di poche cure oltre a resistere fino ai 2°C e sebbene la sua temperatura ideale sia compresa tra i 18° e i 32°C. In mancanza di luce sufficiente…
Il consiglio dell’architetto: È una pianta molto decorativa, facile da crescere, resistente ai ‘pollici neri’ alle avverse condizioni ambientali ed ha buone capacità purificatrici…”