Stile Industriale
Estro, creatività e improvvisazione ma anche occasioni e opportunità fuori dall’ordinario hanno dato concretezza alla necessità di utilizzare e trasformare in dimore gli spazi produttivi in disuso. Inizialmente più che uno stile era una necessità e al tempo stesso un’opportunità. L’opportunità si è resa possibile grazie all’abbandono dei siti industriali da parte delle grandi Compagnie che hanno liberato ampi spazi che lentamente (dalla periferia dove erano situati) sono stati inglobati nelle città. La necessità è venuta alla luce con il bisogno sempre maggiore di spazi da dedicare alla residenza (con sempre meno terreni edificabili) e che, attraverso il riuso (oggi si direbbe dall’approccio “sostenibile”) di siti produttivi, di grandi capannoni industriali, di officine e laboratori hanno dato ospitalità ad artisti e abitanti non convenzionali.
Attualmente lo stile industriale è diventato mainstream e negli ultimi tempi (parliamo degli ultimi quindici-vent’anni) viene sempre più abbandonato per fare posto a versioni più “moderne” e “chic” sino a realizzare delle derive stilistiche alternative.
Se ti piacciono i grandi spazi e i loft allora questo è lo stile adatto a te; uno concept che predilige la funzionalità e la fluidità degli spazi e dove la convivialità può diventare croce e delizia di questo stile.
Come ti ho accennato lo stile industriale è ormai diventato da tempo molto popolare e deve questa sua fama sia alla facilità di composizione (sebbene ci siano dei canoni precisi da rispettare) che alla sua estrema versatilità.
Lo stile Industriale (per i suoi detrattori è l’espressione stilistica di chi non ha nulla da dire e niente da aggiungere, in poche parole l’espressione della “miseria” estetica in fatto di interior) è sicuramente uno stile che richiede un po’ di ricerca per il recupero dei pezzi più adatti e in base al risultato che si vuole raggiungere si otterrà una casa, o un ambiente, in perfetto stile industriale oppure una delle sue varianti più recenti (“Glam”, “Industrial Chic” o “Steampunk”).
Cercando di essere il più possibile aderenti all’estetica dello stile Industriale e arredare secondo i suoi canoni, devi conoscere quali sono le sue origini e le sue caratteristiche prima di lasciarti affascinare.
origini
Lo stile industriale si fa risalire agli anni ’50 del 1900 a New York (arriva circa una trentina di anni più tardi in Italia) dal recupero di vecchi edifici industriali divenendo dapprima luoghi per artisti e intellettuali, poi, col passare del tempo, quartieri “in” della nuova borghesia.
Abitare uno spazio arredato in stile industriale significa immergersi in un’atmosfera dal sapore quasi antico. Arredi recuperati o “trasformati” per nuove funzioni, dove i materiali, i segni del tempo, le imperfezioni e l’usura fanno bella mostra di sé.
Gli oggetti, gli arredi e gli accessori hanno spigoli vivi, finiture non omogenee, scalfitture evidenti e materiali grezzi. Anche le pareti e le parti tecnologiche sono presenti per sottolineare il passato (intonaci malandati, mattoni e cemento armato a vista ma anche sistema di riscaldamento e impianti in genere sono ben visibili).
caratteristiche
Lo stile Industriale è fortemente caratterizzato da:
- superfici grezze;
- pareti in mattoni e/o cemento armato con evidenti segni del tempo;
- infissi e altri elementi (come divisori, ringhiere, scaffalature, ecc.) in ferro e vetro;
- tavoli, sgabelli da lavoro, sedie, ripiani e appendiabiti in legno grezzo e/o ferro;
- pavimento in cemento o pietra;
- componenti tecnologiche “a vista” (impianto elettrico, illuminazione, idraulico e riscaldamento);
- finiture e tinte sono dettate principalmente dai colori naturali dei materiali utilizzati a cui si aggiunge il nero che spesso riveste il metallo (soprattutto d’infissi e ringhiere).
qualche considerazione
Lo stile Industriale si contraddistingue per il suo carattere spiccatamente “urbano” e “spigoloso”, aspetti che per loro natura non sempre si “sposano” con la comodità e i relax.
Lo stile industriale è infatti consigliabile per single, giovani coppie dinamiche o persone che lo adottano per dare corpo al loro open space (a discapito di un po’ di privacy e fruibilità) ma che possono aumentarne il livello di comfort grazie alla sua flessibilità (infatti la versatilità permette d’introdurre elementi di stili affini – vintage, glam, industrial chic e bohémienne – per ammorbidirne i tratti).
Spazi emotivamente connessi con la nostra personalità, benessere e comfort sono principi fondamentali presenti nella mia guida gratuita che puoi scaricare qui:
“Le 5 Domande fondamentali per realizzare la casa dei tuoi sogni”
Un approccio armonico ed equilibrato con accenti di colore laddove necessario oppure tonalità neutre per “smorzare” il carattere di elementi troppo “industriali”, esaltando l’atmosfera generale, è la miglior soluzione per un aspetto minimale e di classe.